EDI SANNA SCULTRICE
Simposyum y ex-tempore en madera y piedra. Arcilla, barro cocido, instalacione. Land-art, pintura al aceite, debujo, carboncillo, acuarela. Milán - Barcelona

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Petites perceptions.

El arma de la imaginación nos ayuda al " revelar" cuánto no es posible ver: imágenes que cruzan el invisible, escogiendo para arriba el devenir de las formas, ...... a los límites del visible.
Visiones secretas, como estructuras suspendidas en el vacío, el punto de llegada y el origen de vuelos imaginarios más ulteriores, " vibraciones" que envuelven los sentidos, allí en el umbral de la impresión de un " mundo recién envetado", siempre en el equilibrio entre la experiencia de vivido y los horizontes del sin limites de lo posible, entre un espacio lógicamente resuelto y cielos abiertos a los imponderable. Como para acontecimientos inesperados que esperan: entro esa pequeña abertura que deja el paso a las percepciones cue son todavía oscuras y confundidas que, como las Petites perceptions de Leibniz, se abron alrededor del centro brillante de las percepciones distinguidas e inteligibles. Cuentos suspendidos entro figuras y abstracciones, presentes en los archivos de los signos que, silenciosamente pero inexorablemente la presionan para emerger desde la memoria con la " pureza " de la fábula.

Italo Medda

 

 

BRANI TRATTI DA "ELOGIO DELLA MANO" DI HENRY FOCILLON, ed. Einaudi

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La mano sa che l’oggetto implica un peso, che può essere liscio o rugoso, che non è inscindibile dallo sfondo di cielo o di terra con il quale sembra far corpo. L’azione della mano definisce il vuoto dello spazio e il pieno delle cose che lo occupano. Superficie, volume, densità, peso non sono fenomeni ottici. L’uomo li riconosce innanzitutto tra le dita, sul palmo della mano. Lo spazio non si misura con lo sguardo, ma con la mano e il passo. Il tatto colma la natura di forze misteriose. Se il tatto non esistesse, infatti, la natura apparirebbe simile a deliziosi paesaggi della camera oscura, lievi, piatti e chimerici.

Pg114
L’artista invece prolunga quel privilegio che è, nell’infanzia, la curiosità, estendendolo ben oltre i limiti di tale età della vita. Tocca tasta, valuta il peso, misura lo spazio, modella la fluidità dell’aria per prefigurarvi la forma, accarezza la superficie di ogni oggetto, e da tale linguaggio del tatto compone il linguaggio della vista – un tono caldo, uno freddo, uno pesante, uno vuoto, una linea rigida, una linea morbida. Ma il vocabolario parlato è meno ricco delle impressioni della mano, e sono necessari più linguaggi per esprimerne il numero, la diversità e la pienezza.

Pg116
Ma noi taglialegna, plasmatori, muratori della figura dell’uomo e della figura della terra, rimaniamo sodali della nobile pesantezza: con cui compete in emulazione non la voce, non il canto, ma la mano.

Pg117
L’artista che incide il legno, batte il martello, modella l’argilla, scolpisce il suo blocco do pietra, tramanda sino a noi un passato dell’uomo, un uomo antico senza il quale non esisteremmo. Non è mirabile vedere tra noi, nell’età della meccanica, tale ostinata sopravvivenza delle ere manuali? I secoli sono passati senza alterare, di quell’uomo la vita profonda, senza indurlo a rinunciare ai suoi antichi modi di scoprire il mondo e di inventarlo. Per lui la natura è sempre un ricettacolo di segreti e di meraviglie. È con le sue mani nude, sempre, che cerca di appropriarsene per farli entrare nel proprio gioco. È l’eterno ritorno di un passato formidabile, la riscoperta, senza ripetitività, dell’ascia, della ruota, del tornio del vasaio. Nell’atelier di un artista sono scritti dappertutto i tentativi, le esperienze, le divinazioni della mano, le memorie secolari di una razza umana che non ha dimenticato il privilegio della manipolazione.

Pg119
È attraverso le mani, attive nella materia, che gli accordi più delicati, capaci di risvegliare quanto di più segreto si cela nei meandri della fantasia e della sensibilità, prendono forma, si iscrivono nello spazio e si impadroniscono di noi. L’impronta che ne rimane è profonda . . .
. . . Anche l’esecuzione più tranquilla e uniforme rivela il tocco, contatto decisivo tra l’uomo e l’oggetto, presa di possesso di un mondo che ci pare di veder nascere, dolcemente o con focosa vitalità, sotto i nostri occhi. È il tocco, il segno che non inganna, nel bronzo, nell’argilla, nella pietra stessa, nel legno, il tessuto insieme plastico e fluido della pittura.

Pg121
Tale è l’avvenire della mano, fino a quando non si dipingerà a macchina, a spruzzo: allora sarà raggiunta l’inerzia crudele del cliché, ottenuto da un occhio senza mano, e che ferisce la nostra amicizia sollecitandola, meraviglia della luce, mostro passivo. Fa pensare all’arte di un altro pianeta, dove la musica consista nel grafico dei suoni e gli scambi di idee si operino senza parole, attraverso onde. Anche quando rappresenta una folla è questa l’immagine della solitudine, poiché la mano non interviene mai a spandervi il calore e il fluido della vita umana.

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La punta spezzata che schizza, lo stilo di legno spuntato, il pennello arruffato operano in regioni torbide, la spugna sprigiona umidi bagliori, tracce d’inchiostro da disegno costellano la superficie. Tale alchimia non sviluppa, come comunemente si crede, il cliché di una visione interiore, ma costruisce la visione, le dà corpo, ne allarga le prospettive. La mano non è la docile serva della mente: ricerca in sua vece, cammina attraverso ogni sorta di avventure, tenta la fortuna.

 

RITAGLIO SULL'ARTE DI FONTANA

… raccontò un amico di Fontana, il noto scrittore Piero Chiara: "Quando Fontana vide correre i critici a guardare i buchi e i tagli che aveva fatto in alcuni cartoni e li sentì elucubrare intorno a quei suoi gesti d'ira contro la sfortuna che lo perseguitava, si accorse di aver scoperto un tesoro. Da allora continuò a far buchi e tagli, sghignazzando sui critici e sulla sorte balorda che lo aveva negletto quando era un artista serio per favorirlo quando s'era messo a beffeggiare il pubblico. ..; si divertiva a vedersi interpretato come un'ultima propaggine del vitalismo, un simbolo liberatorio e, addirittura, iniziatico...."; gli inventori di teorie estetiche finirono per trovare in lui anche una "misura di realismo ".

Ferdinando Arisi

 

ESTRATTO DA UNA BREVE RICERCA SUL PETROLIO

Entretanto, es mejor recordarse del refrán árabe:
Mi padre iva con el camello,
Yo voy en automóvil,
mi hijo irá en aeroplano,
mi nieto irá con el camello.

 

Síntesis de los textos:

PETRÓLEO: Líquido del origen natural, del olor característico y del color variable del verde suzio al pardo. Su nombre significa el " aceite del piedra", puesto que en los yacimientos se encuentra dentro de los poros de la roca. Los depósitos mundiales del petróleo se estiman por lo menos en 150 mil millones de toneladas, en frente de una consumición anual superior a los 3 mil millones de toneladas.
PETRÓLEO: Las muchas guerras cue se estallan siguen, de momento, porque el petróleo ha permanecido como la ultima materia prima de valor estratégico y no tiene por lo tanto ser monopolizado de nadie. La OPEC ha sido una tentativa de formar un programa que apuntaba al control del precio del petróleo. Renato Crotti.
PETRÓLEO: s.m. Líquido bituminoso, constituido de una mezcla de hidrocarburos naturales, que brota hacia fuera del subsuelo/N. bencen, nafta, parafina, bencina, petróleo mineral/refinería, pozo.
BARRENAR v. Tr. : 1. Perforar con el barren: __una roca. 2. (leit.) Atravesar  Herir: Antioco, con la lanza, en el medio de la panza/perforaba (Monti XIII vv. 512-513). 3. (fig.) Molestar, atormentar.
PETROLEROS: agg. y SM. : revolucionario, incendiario, terrorista, nichilista.

Hidrocarburos, gasolina, gasóleo, refinación.

REFINERÍA (petroquímica) Las refinerías necesitan de una gran cantidad de energía eléctrica. Las refinerías tienen normalmente propio centrals eléctricas.

COMBUSTIBLES FÓSILES
 Es un cualquier hidrocarburo que se pueda aprovechar para generar calor o energía. Son combustibles fósiles: el carbón, el petróleo, el gas natural. Los combustibles fósiles se forman de la descomposición de animales y de plantas que vivieron en la antigüedad.
Un censor para descubrir a los volcanes y al petróleo, Tommaso Galligani. un sensor que, cogiendo a las temperaturas cerca de cero absoluto un infinitesimal “nube” del estroncio, puede medir en pocas segundas fuerzas y aceleraciones en distancias de los millones del metro. Además de la teoría pura pero, l´apparecchio que serviría también al Prat fino nosotros: calculando las variaciones de la gravedad debajo de la corteza terrestre podría ver las erupciones del vulcanice de antemano, o caracterizar yacimiento de la explotación minera y del petróleo también a la gran profundidad
BIOMASAS: son residuales de la agricultura o ésas que derivan de las cultivaciones agrícolas apropiadas que pueden ser combuste en sistemas de producción de energía termal y de trabajador eléctrico (cogeneración).
Efecto de invernadero: fenómeno de la elevación de la temperatura terrestre que tuvo que la presencia excesiva de gas de los detalles (CO2, CH4, N2O, HCFS, PCFS, SF6) esa no permiten dispersar las cancelaciones emitidas de la tierra. Energía verde: la electricidad produjo del agua, de las fuentes geotérmicas, solares, del eolica del rinnovabili de energía eléctrica como eso y de las biomasas.
 SOX: los óxidos de sulfuro, gas producido de la combustión del combustible usted era ellas que contenían el sulfuro, que contribuyen a la acidificación de lluvias.

 

 
TEXTOS